10 novembre 2011

Vinu di taverna e vinu casalinu



Vincenzo D'Aversa è un semplice pensionato che una volta faceva il contadino. E’ un anziano che ti strappa la risata con il suo sarcasmo, è uno che sa fare le battute e si affeziona alle persone, alle quali ama raccontare i vari aneddoti del suo passato. I suoi racconti non sono fredde testimonianze da Archivio della Memoria… ma vanno ben oltre, sono racconti che hanno dell’umano, del comico e del tragico…. racconti di vita.
Gli anziani apprezzano la semplicità, non hanno bisogno del pub o di un alcolico per passare il tempo, non hanno bisogno della serata speciale o del locale di tendenza, o di fare esperienze strane. Gli anziani si accontentano di un corso dove passeggiare, di una panchina sulla quale sedersi, di qualche amico col quale chiaccherare in semplicità. Questa estate con Vincenzo ho potuto sperimentare questa semplicità attraverso le nostre chiaccherate, ascoltando le sue piccole imprese del passato. Mi sono sentito invecchiato di circa 50 anni, mi sentivo anche io un pensionato e mi sono invecchiato come per magia. Ma la stranezza era che mi sentivo più vivo che al pub in mezzo ai giovani che spesso hanno ben poco da raccontare. Ogni parola aveva il suo peso, la sua dignità, la sua autorevolezza, ogni espressione brillava di luce propria. Adesso Vincenzo tutte le  volte che incontra mia mamma mi manda i suoi affettuosi saluti, e io penso a lui come al nonno che non ho mai avuto.



Quest’ultima poesia che lui  recita nel video parla di due strade contrapposte: matrimonio e celibato. C’è chi vede nel matrimonio la realizzazione di un sogno, c’è chi invece vede in esso una condanna alla schiavitù. A tempi antichi i frequentatori di taverna solevano paragonare la condizione del matrimonio al vinuzzo casalino e quella del celibato al vino di taverna. Infatti la poesia a un certo punto afferma:

E’ megghiu lu vinuzzu casalinu
ca lu vinu di taverna ogni matinu !!


Saluto affettuosamente i miei compagni di merenda Franco Virga, Ciro Guastella e ovviamente Vincenzo D'Aversa con i quali questa estate ci siamo divertiti a realizzare  questi video. La memoria comunque è tutt altro che archiviata!
Vi aspetto per le prossime avventure. Vi voglio bene!!

Ezio